Il cassettone della foto sopra è uno splendido esemplare di ebanisteria italiana di epoca Luigi XVI ( metà del XVIII sec.) di provenienza Italia centrale, probabilmente Toscana. La proprietà è una importante famiglia fiorentina, con un ramo di origini senesi; a memoria degli attuali proprietari, l’opera è stata da sempre nella abitazione senese per poi trasferirsi nel secondo dopoguerra a Milano e poi a Firenze. Il manufatto si presenta con le caratteristiche essenziali del periodo mantenendo però un aspetto sobrio ed elegante.
I bronzi (maniglie a tiretto e rosette) probabilmente non sono coeve, ma restano pur sempre oggetti alta manifattura probabilmente della seconda metà del XIX sec.
Nella foto sottostante si vede chiaramente il meraviglioso effetto “specchio” del piano, sul quale è stata eseguita la finitura a “stoppino” (come del resto su tutto il resto del corpo), che dona appunto questo effetto di lucentezza e trasparenza unitamente ad una percezione al tatto di grande morbidezza, liscezza e scorrevolezza.
Il manufatto si presentava sostanzialmente in buone condizioni strutturali (vedi foto sottostanti) ad eccezione di alcuni distacchi e separazioni della parte alta. Presentava altresi anche alcuni distacchie e mancanze della lastronatura. La finitura, a causa del tempo e della normale usura era estremamente ridotta, talvolta quasi assente tale da dare la sensazione di “legno secco ed asciutto”.
Nella foto qui sotto è ben visibile il distacco (centrale e laterale del piano) così come il grado di ossidazione della ferramenta e le mancanze di lastronatura. A tale riguardi, in altre epoche, sono stati eseguiti reinserimenti di lastronatura, con effetto poco efficaci, soprattutto per l’utilizzo di essenze non pertinenti.
In queste immagini sotto riportate è bene visibile il notevole distacco ( nella fattispecie un sollevamento) del piano rispetto al resto del corpo del manufatto. Aldilà del disastroso effetto estetico questo comportava anche problematiche di natura statica e una variata condizione della scorrevolezza del cassetti superiori.
Nella foto qui sotto ( nb il manufatto è capovolto ) aldilà del cattivo stato di conservazione di talune tessere (originali o inserite successivamente) della lastronatura, è ben chiara la chiusura del distacco-sollevamento sopra citato.
La immagine che segue è molto eloquente circa il difficoltoso intervento conservativo-strutturale per risolvere il distacco-sollevamento del piano. Data la forte tensione del piano, si è resa necessaria la realizzazione di un “castello” che consente di arrivare ad altrettante forti tensioni ( in senso medesimo ma direzione opposta) previa grossi morzetti e grandi regoli di legno.
Tra le varie opere di falegnameria resesi necessarie, c’è anche il ripristino di un puntalino di una gamba del cassettone, qui sotto si vede bene il piccolo inserto ex-novo con la imperniatura non ancora tagliata.
A seguire alcune eloquenti immagini di ripristino di inserti e tessere della lastronatura; è stato abbastanza accurata la ricerca di pezzi coevi di lastronatura analoga (noce) che però ha dato ottimi risultati nella esecuzione del restauro conservativo-estetico.
PRIMA
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DOPO
Un’altra immagine del cassettone a restauro e lucidatura ultimati.