Questo magnifico manufatto, collocabile all’incirca alla fine del XVIII^sec, nasce presumibilmente come libreria oppure, secondo l’interpretazione di taluni, come espositore ad esempio da antica farmacia.
Sebbene realizzata con essenze importanti, noce e castagno, mantiene linee leggere ed eleganti senza perdere una “presenza austera”.
La committenza certamente fù di altissimo rango, nobili casate, alti prelati o importanti notai, vuoi per le essenze utilizzate, per il pregevolissimo stile, ma anche per il fatto che il mobile è realizzato a “monolito”; ciò denota che il committente collocò il manufatto in un palazzo/residenza di grande importanza e di grandi dimensioni, tali da consentire il transito del mobile per scale e corridoi.
Il restauro resosi necessario ha visto interventi di tipo conservativo (non molti in verità), ma soprattutto di tipo estetico, senza però far perdere l’originale magnifica patina.
Sul fondo della parte a vista è stato collocato un tessuto antico, riproducendo quanto era in origine (sono state infatti trovate tracce di damasco ormai perduto).
La ferramenta e serrature erano quasi integre e pochi sono stati gli interventi per riportarli in efficienza e splendore.
In alto il restauro ultimato prima della posa del tessuto.
Particolare della base dopo la pulitura.
Particolare del fianco dopo restauro.
Particolare del tessuto utilizzato per rivestire il fondo.
Particolare della ferramenta.
Particolare del fianco restaurato bella la venatura del legno antico.