Alcuni particolari del manufatto prima/dopo l’intervento di restauro: in questa immagine appena sotto il piano del manufatto in radica di noce presenta una forte riduzione della finitura a gommalacca (a causa dei molti anni senza nessun tipo di intervento) ed alcune “aggressioni meccaniche” quali graffi, abrasioni etc, dovuti ad un uso quotidiano della proprietà. Nella immagine a seguire, il piano (particolare) dopo l’intervento di finitura a “a spirito”. E” ben visibile il recuperato livello di lucentezza e corposità della radica.
Nelle due foto a seguire la comparazione del medesimo particolare (porzione di gamba-fascia-piano) tra il pre ed il post restauro. Nella prima immagine è evidente quanto si presenti “arido” e privo ” di corpo ” il manufatto ivi inclusa una piccola mancanza nella piccola cornice della fascia. Nella immagine sottostante, è stata reinserita la porzione di cornice (ex novo con intaglio manuale in loco) e dopo depolveratura, pulizia e finitura, la superficie ha ricquistato un “corpo” ed uno spessore di grande rilievo.
Per analogia alle immagini precedenti, sono riportati dei particolati di una gamba. Non mancano le abrasioni e le aggressioni idriche dovute ai lavaggi dei pavimenti o simili; il restauro ridona la meravigliosa lucentezza al noce con cui sono realizzate le gambe.
Veduta d’insieme del piano dopo la lucidatura a tampone detta anche a “spirito”, che ha ridato corpo e lucentezza al manufatto. La radica si ripresenta in tutto il suo “movimento” ed in tutta la sua bellezza. Anche la lastronatura che fa da cornice alla radica assume il suo originario ruolo di prosecuzione delle sinuosità delle curve del piano.