Bell’esempio di tavolo tradizionale toscano, tipico delle zone rurali e popolari, cosiddetto “a tiro” per la presenza delle prolunghe appunto che al bisogno venivano estratte (tirate fuori) per consentire il raddoppio delle dimensioni dell’oggetto. Era un tavolo inoltre sempre presente nelle cucine e  nelle stanze “di servizio” delle grandi fattorie o dei palazzi signorili. In questa immagine il tavolo è illustrato a decorazione ultimata, che vede il piano e prolunghe “a vista” o “al naturale” per lasciare ben visibile la bellissima essenza lignea in cipresso.

Di seguito il tavolo in legno massello durante la fase di pulizia e di falegnameria.

Una visione del piano in cipresso: sono ben visibile le grandi doghe che lo compongono e le due traverse terminali che “contengono” le doghe stesse. Sono altrettanto ben in evidenza i motivi e le belle venature del cipresso utilizzato.

La proprietà, per dare una denotazione di “design” al tavolo in cipresso, ha richiesto che la parte strutturale sottostante (gambe e fasce perimetrali) fosse decorata con un colore pastello, in questo caso un “panna” molto lieve. Nella foto il particolare di una gamba